Ecco redivivo Ilpostdelvenerdì anche se forse dovrebbe cambiare nome visto che arriva sempre il sabato. Per quanto me ne frega della puntualità dell'unica rubrica di questo blog, è lo spirito del Postdelvenerdì che conta. E infatti per questo giro Ilpostdelvenerdì ospita un pezzo – non posso credere che lo stia facendo davvero – veramente, veramente dancereccio. Non parlo di un dancereccio IDM, quel geniale patacchino musicale dietro al quale orde di nerds – eccomi, ci sono anch'io! – si sono nascosti per poter entrare in discoteca sotto copertura senza confessare a loro stessi la loro anima tamarra, ma di un dancereccio veramente, veramente, pillaro.
(pillaro: agg. qual., di basso profilo e/o di scarso spessore intellettuale e/o culturale, zoro, tamarro. Es. Lo sticker che hai attaccato sul tuo vespino è proprio pillaro. Uso giovanile, centro-centro Italia, origine incerta)
Un po' come “la
pubblicità” (così la chiamavamo io e mia nonna nel centro-centro
Italia, ora si chiama junk mail) del discount o del kebbabaro
di quartiere che ti mettono nella noiosissima casella di posta non
virtuale, ho trovato un remix – e un brivido di raccapriccio corre
lungo la mia schiena al solo vedere la parola sullo schermo – di
Moves Like Jagger postato niente poco di meno
che da tal Hit Mechaniks
direttamente nella mia inbox di Soundcloud. Metto su il pezzo e in un attimo
la mia mente si inchioda al ricordo di estati adolescenziali passate
al bordo di un autoscontro. Quelle notti odoravano di talco
(prodigiosi effetti speciali dei giostrai maremmani) e merda di pony.
Nei miei occhi c'erano i riflessi della strobo e le tette delle tipe
strette nei toppini bianchi stile Non è la Rai, nelle
orecchie The Rhythm of the Night di Corona.
Come il fantasma
Dickensiano di A Christmas Carol (sì, quello del cartone di
Natale con Zio Paperone della Disney...perDianacacciatrice, se non bisogna sempre spingere tutto in basso...), Moves
Like Jagger mi ha riportato al bordo di quella
pista, di fronte al beat tamarro, alle vocine synthetizzate e a tutti
gli annessi e connessi della dance più anni 90 e ho realizzato –
scintillante epifania – che, al di là dell'"evoluzione” degli
stili e delle tendenze, lo spirito tamarro è ancora il cuore
pulsante di questa meravigliosa fanghiglia chiamata pop in cui ci
muoviamo ogni giorno e soprattutto che lo stesso spirito, in fondo in
fondo, è la scintilla che ancora mi fa muovere il culo all'interno
di capannoni di periferia male illuminati; cambia la musica ma
l'odore di talco e merda di pony lo sento ancora in fondo alla gola.
E allora, Shake your asses (like Jagger):
Moves Like Jagger (Hit Mechaniks Remix) by Hitmechaniks
Il video della canzone originale non lo posto perché ancora vorrei conservare
un briciolo di rispetto nei confronti di me stesso; ne offrirò
invece una breve sinossi.
Si vede il dio
Mick Jagger in fillmati BBC d'antan, supergnocche che ballano tipo
cloni (pop-miracolo!) del dio suddetto, il tipo dei Maroon Five che
sballetta seminudo con la sua solita faccia da schiaffi ma in più
pieno di tatuaggi e Christina Aguilera molto gonfia. Dal video si
possono facilmente desumere anche le abitudini alimentari delle 2
suddette pop stars: il primo si è mangiato tutte le anfetamine, la
seconda tutto il cortisone. Da un punto di vista strettamente
teologico invece Mick Jagger è e rimane un dio nonostante Moves
Like Jagger.
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