mercoledì 27 luglio 2011

Luoghi (e)stran(e)i: tUnE-yArDs


Garbus says “Gangsta” came out of finding herself in a confusing and new place

Cartolina su/per/a partire da Merrill Garbus, il suo progetto tUnE-yArDs e relativo nuovo album whokill.
Un mosaico di frammenti: l'ukulele di Garbus, il basso di Nate Brenner, i fiati, le percussioni, lo-fi, funky, elettronica. Tutto in whokill è felicemente fuori luogo: un trovarsi musicalmente in a confusing and new place.
What's a boy to do if he'll never be a gangsta
Mi guardo intorno e mi sembra di vivere una realtà fatta di quartieri, di ghetti, in cui “zitto e taci, poi forse...”
Move into his neighbourhood, he'll never make a sound
Mi spingo fuori dal mio quartiere e mi sento a disagio; i luoghi sconosciuti inquietano però eccitano e attraggono anche. L'Altro getta una luce strana sulla mia realtà, arriva e sconvolge.
Never move to my hood/'cause danger is crawling out the wood
Di fronte al pericolo suona la sirena di tUnE-yArDs: colore, frammento, ironia, molteplice, trasformazione. Non importa che sia un gangsta, un rasta, un uomo, una donna, non importa l'ennesima nicchia culturale e di genere in cui mi sono/mi hanno sbattuto: è ora di uscire dal ghetto per sentirsi confortevolmente estraneo in ogni luogo.

Yourstru.ly Presents: tUnE-yArDs Gangsta from Yours Truly on Vimeo.

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